Il titolo di questo post è volutamente
provocatorio: sono contrario al doping e considero profondamente sleali coloro
che ne fanno uso.
Per quanto mi riguarda, la prima
regola dello sport è che la vittoria ha valore solo battendo l’avversario
lealmente, dimostrandogli di essere il più forte. E questo si può fare solo se si
è leali, quindi senza ricorrere a scorrettezze di nessun genere (ingannare l’arbitro,
sfruttare una distrazione, doparsi).
Considero per questi motivi il rugby lo sport
per eccellenza: per il rugbista, infatti, vincere slealmente è un disonore.
Ma, signora, lo so che Armstrong, l’ex
ciclista vincitore di sette Tour de France, è stato squalificato a vita per
doping! Perché “uno di noi”, allora?
Adesso cerco di spiegarlo, calma eh.